Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro. ROMA – è stata pubblicata dalla “Commissione consultiva permanente” del Ministero del lavoro, la circolare: “Prime indicazioni esplicative in ordine alle implicazioni del Regolamento (CE) n. 1907/2006, REACH (Registration Evaluation Authorisantion Restriction of Chemicals) del regolamento (CE) n. 172/2008 CLP (Classification Labelling Packaging) e del regolamento UE n. 453/2010 nell’ambito della normativa vigente in materia di salute sicurezza nei luoghi di lavoro (Titolo IX del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i, Capo I Protezione da Agenti Chimici e Capo II Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni)”. La circolare in oggetto,approvata nella seduta del 20 aprile, definisce le modalità di proporzione tra i regolamenti REACH e CLP in relazione a quanto già previsto dal Testo Unico per la salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, in materia di valutazione dei rischi e protezione da agenti chimici, cancerogeni e mutageni. Per REACH, si intende “Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Registrazione delle sostanze Chimiche”, entrato in vigore il 1° giugno 2007, allo scopo di rendere più efficace il quadro legislativo precedente sulle sostanze chimiche, con l’obiettivo di adottare misure migliori di protezione per la salute dell’uomo e dell’ambiente, contro i possibili rischi derivanti dalla sostanze chimiche ed allo stesso tempo, aumentare la competitività dell’industria chimica dell’UE. Inoltre, il regolamento si prefigge di promuovere metodi alternativi per la valutazione dei pericoli delle sostanze e di garantire la libera circolazione di sostanze nel mercato interno dell’Unione europea. Per CLP, “Classification labelling packaging”, si intende invece il regolamento che introduce un sistema armonizzato relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele. I regolamenti REACH e CLP sono destinati ad avere un impatto sui processi collegati alla valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni. Pertanto, in fase di valutazione dei rischi, è necessario che il datore di lavoro ponga particolare attenzione nell’interpretare correttamente quanto richiesto. A tal proposito il documento esplicativo predisposto dalla “Commissione consultiva permanente” fornisce indicazioni dettagliate che riguardano la:
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