Il prossimo 28 Aprile si celebrerà la Giornata Internazionale della Sicurezza e Salute sul lavoro, promossa, come ogni anno dall’ILO, International Labour Organization (Organizzazione Internazionale del Lavoro); l’anno in corso è dedicato alle malattie professionali, causa di enormi perdite nel mondo del lavoro.

A livello mondiale, la malattie professionali continuano ad essere, infatti, la principale causa di decessi legati al lavoro. Secondo le stime dell’ILO, ogni anno 2,34 milioni di persone perdono la vita a causa di incidenti sul lavoro e malattie professionali; circa 2,02 milioni di persone, ben oltre l’80% del campione,  perde la vita a causa di malattie professionali di varia natura, in media 5,500 persone al giorno.

L’inadeguatezza della prevenzione delle malattie professionali ha dei profondi effetti negativi; in primis, sui lavoratori e sulle famiglie, ma anche sulla società in cui sono inseriti, per i costi elevati che conseguono l’insorgenza della malattia, soprattutto in termini di perdita di produttività e di oneri economici sui sistemi sanitari e sociali.

L’ILO ribadisce, con forza, l’efficacia della prevenzione e la sua economicità rispetto alle spese dovute a cure e riabilitazioni. Nel suo rapporto annuale presenta la situazione attuale delle malattie professionali e delinea proposte per affrontare le gravi mancanze esistenti in materia di lavoro dignitoso, spingendo alla collaborazione, governi, imprenditori, lavoratori e loro rappresentanti, per lo sviluppo e l’implementazione di politiche e strategie nazionali finalizzate a prevenire malattie professionali e decessi legati al lavoro.

Su impulso delle Istituzioni e delle Parti Sociali che compongono la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, di cui all’art. 6 del D.lgs 81/2008, è stata attivata una campagna informativa di prevenzione sulle malattie professionali, concretizzatasi nell’elaborazione e raccolta di documenti, consultabili online, in una sezione dedicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Oggetto della campagna è accrescere i livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e più generalmente di vita, nonché richiamare le tutele previste dalla normativa in caso di insorgenza della malattia. La campagna è rivolta, ad oggi, ai settori trasporti, agricoltura e grande distribuzione, con riferimento, in particolare ai disturbi muscolo-scheletrici e alle malattie respiratorie, comprese le allergopatie; la sfera di azione  si estenderà progressivamente ad altre tipologie di malattie e ad altri settori produttivi.